San Camillo si è fatto santo. E io?

di Padre Paolo Covino, “Ricordi e testimonianze”, pp. 205-206.

Ero seminarista (1931-’32) a San Giovanni Rotondo ed il nostro direttore, padre Fortunato da Serracapriola, una sera ci parlò di san Camillo de Lellis, di una visione da lui avuta nella valle dell’inferno e del fatto che aveva dormito nella cella n. 5, cella occupata, allora, da Padre Pio. Tutti chiedemmo di conoscere quella valle e un giovedì ci accontentò. Quando la vedemmo, rimanemmo sconcertati e ripensammo alla conversione del Santo, avvenuta nel 1575. Ecco il racconto.

San Camillo de Lellis

Camillo lavorava presso il convento di Manfredonia, come manovale. Un giorno il superiore lo pregò di portare una lettera al superiore del convento di San Giovanni Rotondo, Padre Angelo. Nell’attraversare quella valle, ebbe la visione dell’inferno ed il posto dove sarebbe andato a finire se non avesse cambiato vita, perché viveva lontano da Dio. Il Padre Angelo lo esortò a vivere da buon cristiano. Il discorso fu lungo; era tardi e la notte la passò nella stanza n. 5, dove nel 1931-’32 abitava Padre Pio, da vari anni.

Ecco perché il venerato Padre spesso diceva ai frati o agli amici: «San Camillo in una notte che ha dormito nella mia cella si è fatto santo, io che vi abito da tanti anni, sono ancora un grande peccatore».

Il 2 febbraio del 1575, era di domenica, ritornò a Manfredonia: chiese ed ottenne di farsi cappuccino, ma, per una piaga al ginocchio, per tre volte fu licenziato. Il Signore lo voleva a Roma, dove fondò l’ordine degli ospedalieri. Morì il 14 luglio 1614 e Benedetto XIV lo dichiarò santo. Il suo cuore è incorrotto e si conserva a Roma.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...