di Padre Marcellino IasenzaNiro, “Il Padre” San Pio da Pietrelcina. La missione di salvare le anime, pp. 210-212.
Tag: bestemmia
«Lutero, Calvino e compagnia bella, [furono] pieni di superbia, zeppi di vizi fino agli occhi, i quali si divisero dalla Chiesa per assecondare le loro malvagie passioni dalle quali erano dominati. Secondariamente mancano della santità di dottrina. La dottrina che queste sette [protestanti] insegnano è empia e immorale. Ecco ciò che essi insegnano circa la fede e la morale: Dio è l’autore del peccato, e vi spinge l’uomo per quindi condannarlo. Che Iddio comanda agli uomini delle cose impossibili, e che poi neghi loro la grazia per adempierle. Che è tempo perduto, anzi è cosa sacrilega il ricorrere all’intercessione dei santi, e specialmente di Maria santissima, e che le loro immagini si debbano calpestare e gettare nel fuoco; e che la sola fede basta per salvarsi, quindi la bestemmia, l’impudicizia, il sacrilegio non impediscono all’uomo di potersi salvare, purché creda».
San Pio da Pietrelcina (1887-1968)
Gli insegnamenti morali di Padre Pio
Il frate stigmatizzato esige il pentimento dei peccati da chi si confessa. Ti legge nella mente, e se non sei pentito se ne accorge: allora sono guai. Padre Pio è così: o lo accetti, e ne accetti le richieste, o lo rifiuti.
Padre Pio e il Secondo Comandamento. Non c’è niente di più santo del Nome di Dio
Estratto del libro “Padre Pio nella sua interiorità. Figlio di Maria, francescano, stigmatizzato, sacerdote, apostolo, guida spirituale”, di Don Attilio Negrisolo, Don Nello Castello, Padre Stefano Maria Manelli (Edizioni San Paolo, Roma, 1997).